the Choice battle ~ Iscrizioni

<div style="border-style: dashed; border-color: #; border-width: 0px 0px; padding: 5px; width: 410px; height: auto px; overflow: none; background-color: #eeefee; background-image: url(http://www.cantilux.net/files3/2200373585.png);-moz-border-radius-topright: 20px; -moz-border-radius-bottomleft: 0px">[URL=http://truesdale.forumcommunity.net/?t=47638506#entry331780947][IMG]http://www.cantilux.net/files3/1732293003.gif[/IMG][/URL]<div style="width: autopx; font-family: georgia; font-size: 28px; line-height: 10px; letter-spacing: 0px; height: autopx; overflow: none; margin-top: 2px" align="right">[color=ed1934]The <i>C h o i c e</i> Battle[/color]</div><div style="width: autopx; font-family: georgia; font-size: 18px; line-height: 5px; letter-spacing: 0px; height: autopx; overflow: none; text-shadow: 0px 0px 2px #e4cfcf; margin-top: 8px" align="left">[color=ed1934] only on <i>truesdale parallel world</i>[/color]</div><div style="overflow:auto; height:auto; width:auto;">
<div align="justify"><div style="overflow:auto; height:250px; width:auto">[font=georgia][size=3][color=a19e9e] <del>Vivi la più sensazionale avventura della tua vi-</del>
Accartocciò il foglio senza tanti complimenti, gettandolo poi a terra. Anche quello non andava bene, era troppo banale, scontato, ciò che lei aveva in mente era grandioso, magnifico, non poteva certo relegarlo ad una frase prevedibile come quella. No, doveva trovare di meglio.

<i>Dieci persone, due squadre, una bandiera, un premio.
La possibilità di vincerlo, e di brillare sotto i riflettori sul podio.
La chiave per la vittoria è una sola: superare il test e venire ammessi al gioco. Poi, solo la vostra abilità vi renderà vincitori.</i>
« Già meglio » sussurrò posando sulla scrivania la penna, sì, forse poteva già andare bene, di certo era migliore delle versioni precedenti.
Si stiracchio, allungando le braccia in avanti, ormai aveva perso il conto di quante ore era stata seduta lì. La prima persona che le avrebbe detto che non lavorava mai sarebbe morta, lei lavorava sempre, in modi che potevano non sembrarlo, ma lavorava. Ad esempio leggendo un manga yaoi, stravaccata sul divano e con una bibita ghiacciata in mano.
« I preparativi sono pronti, mancano solo i volantini di cui si è voluta occupare, Truesdale-sama » la donna saltò sulla sedia, non l’aveva sentito arrivare, come tutte le volte dopo tutto, forse avrebbe dovuto cercare un assistente meno silenzioso . “<i>Naa~ è troppo carino per licenziarlo</i>” scacciò così, in un attimo, quel pensiero, consegnando il foglio nelle mani dell’uomo ed uscendo dalla stanza.
« Ti avevo detto di chiamarmi <i>Bannie</i>, però! » <p align="center">---</p>« Bene, siete voi i dieci fortunati selezionati che potranno veder esaudito un desiderio » aveva provato quel discorso decine di volte, ma per sicurezza fra i fogli relativi al <i>programma </i>teneva in mano anche quello con la presentazione. « Avete superato tutti i test e siete stati scelti per questa iniziativa, adesso verrete divisi in squadre, e a caso sceglieremo il capitano e la bandiera » Rosalie sorrise, vedendo la sorella che osservava i partecipanti incuriosita, ogni volta che ne smistava uno nell’ una o nell’altra squadra. « Il numero 08 sarà il capitano della squadra A, mentre il numero 03 della B » la voce di Bannie si fece strada tra i mormorii dei prescelti, mentre la donna indicava - con gesti svolazzanti -  numeri comparsi sul display dietro di sé. Adesso la stessa sorte toccava alle bandiere. « il numero 02 sarà la bandiera della squadra A e il numero 06 della B » il mormorio aumentò, ed in risposta la giovane Dea sorrise, divertita « oh ~ siete sorpresi? Non preoccupatevi, se volete far vincere la vostra squadra basta che non vi facciate prendere, vivi o morti che siate » una risatina inopportuna proruppe dalle labbra della donna.
L’altra riprese la parola, sovrastando la voce della gemella « numero 08 scegli un numero da uno a cinque » appena pronunciò, incerto, il numero scelto tutti i partecipanti si ritrovarono nella propria base, con in mano una piantina ed uno zaino. La voce di Rosy risuonò nell’aria: « benvenuti nelle vostre basi, adesso vi spiegheremo il gioco vero e proprio: dovrete raggiungere la bandiera avversaria e rapirla, solo così finirà il gioco. Non potete ritiravi, e dovrete combattere fra di voi, il tempo limite è una settimana, 168 ore, ma ogni partecipante morto vi farà guadagnare quattro ore in più. » « Se la bandiera muore rimane comunque tale, ma il tempo rimasto viene dimezzato. Se allo scadere del tempo nessuna delle due squadre ha preso la bandiera vincerà chi era più vicino a quella avversaria » continuò l’altra donna, prima di passare la parola alla sorella « ah, vi avverto che siete in onda e che ci sono scommesse su di voi, perciò vedete di fare i bravi » il rumore di un bacio seguito da una risata cristallina concluse quella discussione a senso unico. Adesso che erano lì non potevano più tirarsi indietro.
Il capitano aprì il proprio zaino ed estrasse l’arma che vi era dentro « nascondete la bandiera, vado a fare un giro d’ispezione fuori ».[/color][/font][/size]</div></div></div><div style="width: autopx; font-family: georgia; font-size: 18px; line-height: 12px; letter-spacing: 0px; height: autopx; overflow: none; text-shadow: 0px 0px 2px #e4cfcf; margin-top: 8px" align="center">[color=ed1934]Gli ingranaggi cominciavano a girare, sarebbe stata una partita divertente, <i>molto divertente</i>.[/color]</div>
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