storia gdr`

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toranshi.
view post Posted on 28/4/2011, 16:49




Prima del tutto vi era solo il nulla. Prima della luce vi era solo il buio. Prima della morte vi era solo la vita. Prima della vita non vi era nulla. Da quando esiste la vita esiste il tutto.
Due dee dalle eteree ali piumate, è cosi che viene ricordato l’inizio del mondo conosciuto.
La morte implica anche la nascita. Alla fine di un precorso ne inizia inevitabilmente uno nuovo. Si dice che, quando una persona muore, la sua anima riceve un nuovo corpo. Non vi saranno mai eccezioni. Tutto sarà per sempre così, perché è da questo che dipende l’equilibrio nell’universo. Sapevano che il momento del risveglio sarebbe giunto.
Prima o poi ogni cosa avviene.
Il tempo sa qual è l’attimo esatto in cui far scattare la scintilla. Corre velocemente, senza curarsi di nulla e nessuno, ma quando ha un compito lo svolge fino in fondo. Se deve far arrivare la fine del lungo sonno delle Dee, non esita.

“ Fermatele. ” cadono come la lama di una ghigliottina quelle parole sicure. Non dubita. Nemmeno per un istante. Sa qual è il suo obiettivo: fermare quelle due donne e l’unione dei tre mondi.



18. Gennaio 2015
Sembra di stare in una di quelle bocce di vetro dove, agitandole, sembra che quella casina di terracotta diventi la vittima di una bufera di neve. Tutto è bianco in questo mondo. Pare quasi che il candore che ricopre ogni cosa oltre a giovare alla vista mi faccia distrarre un poco dai problemi “di famiglia”. E’ come se quelle due odiose donnette che nutrono un malsano amore verso il potere restandone accecate si fossero dissolte o si fossero lasciate coprire dalla neve per diventare un tutt’uno con la loro terra.
Purtroppo non è così. Sono sempre attive, saltellano da una dimensione all’altra senza porsi problemi, lanciando ordini e maledizioni a chiunque gli capiti a tiro. Pensano che, solo perché sanno fare qualche trucchetto con la magia, qualunque cosa gli sia schiava. Sono sicure in quella loro testa traboccante di segatura di poter unire i mondi con lo schioccare delle dita, come se io le lasciasi fare!
Sono convinte da sempre che io sia secondo a loro, seppur sia nato tre anni prima che loro infestassero la mia comoda vita di bimbo viziato. Fin da quando ne ho la memoria quelle due mi trattavano come fossi uno straccio, canzonandomi per la mia serietà e la poca voglia che avevo di buttarmi a ricorrere una palla incrostata di fango come facevano loro per passare il tempo. Crescendo avevano adottato una serie infinita di fastidiosi scherzetti e irrompevano in ogni discorso chiedendomi della mia fidanzata. Andando avanti con il tempo presero a domandare troppo insistentemente la data del mio matrimonio. Oh se le avrei uccise!
Ero solo in svantaggio numerico, il coraggio non mancava, ma Rosalie e Barbaranne erano indistruttibili. Si ferivano e dopo una manciata di secondi la loro pelle era come se fosse stata sfiorata da un petalo di rosa. Avevano un fisico a prova di morte. Chissà, forse avevano stretto un patto col diavolo.
Devo andare.
Ricordarsi giorno 22 febbraio ore 16.30 dentista.

Skelen

25. Febbraio 2015
Sono passati esattamente tre anni da quando ho fatto la piacevole conoscenza di NOMEDEMONE. Per una carie che mi rende impossibile la vita non ho potuto brindare con un buon champagne alla nostra salute, ma quando starò meglio lo farò certamente. Era quasi impossibile la mia vita prima del mio incontro con quel gentiluomo che, al semplice prezzo di un’anima immolata, mi ha concesso potere e gloria. Sono diventato per merito suo ciò che ora sono: un Dio. E nulla invidio a quelle due odiose pettegole di sorelle, è stata solo questione di fortuna. Loro sono nate donne, così come le Dee Creatrici, quindi hanno scelto di reincarnarsi in loro due. Solo perché sono un uomo!

Skelen

18. Marzo 2015
È bello vedere il mondo dipingersi con soffusi colori pastello. Petali di ciliegio accarezzano dolcemente il mio volto, le mie braccia, le mie gambe, tutto il mio corpo. Questo angolo di giardino è un piccolo paradiso; con il tepore del sole e i tocchi delicati dei fiori e della flebile brezza tutte le preoccupazioni, i pensieri sembrano svanire nel nulla, lasciandosi dietro il dolce odore della tranquillità.
Finalmente nulla mi disturba, posso semplicemente stare sdraiata nell’erba fresca, a scrivere qualche riga su questo quadernetto. È nei giorni così che si scopre la bellezza di questo mondo, del migliore. Nessuna guerra, nulla è pervaso dal terrore. Nessuna fastidiosa creatura magica che cerca di incornarti. Né, tantomeno, petulanti bambini che scorrazzano tra le gambe di ignari passanti.
No, questo è il paradiso. Il luogo più bello. L’infinito vi regna sovrano, qua tutto può essere, ogni cosa vi può esistere. Basta solo un briciolo di fantasia.
L’immaginazione crea il mondo. Senza di essa non saremmo che dei fantocci trascinati dalla corrente del destino, mossi soltanto dal vento e senza il potere di distaccarci dal caos.

A volte basta poco per rimettersi in pace con il mondo, davvero poco, altre volte invece non bastano anni per perdonare un piccolo screzio. E tante volte non si può far altro che chinare il capo ed andare avanti. Altre no, invece, a testa alta bisogna scavalcare l’astio che ci si porta dentro e ricominciare da capo. Peccato che lui non ci riesca proprio. È troppo testardo, non vuole abbassarsi ad accettare scuse mute che alcune volte gli vengono rivolte, e così, ad un certo punto, ho capito che cercare di andare civilmente d’accordo non è altro che un’utopia. Tanto lui mai accetterà la sua inferiorità. È inutile cercare di scendere a compromessi, è indifferente rivolgere o meno sguardi carichi di disprezzo, non serve fingere di amarci, quando siamo tutti e tre infuocati di odio.
Naturalmente è lui ad essere in errore, deve sottomettersi, come tutti, alla volontà di persone più forti. Tutto sarà una sola cosa, lui non può neanche pensare di opporsi ai nostri desideri, proprio lui, Skelen, che neanche riesce a far alzare una lievissima brezza.
Crede di essere un Dio, ma altro non è che un viziato bimbetto ozioso. Non importa l’età, lui non può nulla, siamo noi, le discendenti delle Dee.
Mi è preso sonno, il sole e la brezza mi stanno coccolando da troppo tempo, come dei bravissimi amanti, per non cadere tra le loro braccia.

Buonanotte,
Bannie.

25. Settembre 2018
Il potere è meraviglioso: sedere sulla testa degli altri, e tenere in mano le redini della loro vita ti fa sentire imbattibile, invincibile. Ti da quel senso di infinita soddisfazione che ti pervade continuamente, ti senti superiore agli altri. Ma ne vuoi sempre i più, non ti accontenti più di poter passare da un mondo all’altro, né di decidere per loro, adesso vuoi unirli, per poi dominarli.
Il potere è così bello. Basta essere sfiorati da lui per innamorarsene perdutamente, e non poterne più fare a meno, tanto da diventare indispensabile per la tua stessa vita.
A me è successo, succede tutt’ora. E ne vado fiera. Sono schiava del potere, ma ne sono felice. Siedo su una poltrona dorata a capotavola, insieme a mia sorella, tra tanti sottoposti; sono preside di una scuola; capo di un rifugio, e responsabile di un carcere di massima sicurezza. E poi sono la sua discendente. Dentro di me scorre lo stesso sangue di una delle Dee. Ho il potere, e ne bramerò altro fino a non averne tutto il possibile.
Skelen in questi anni è sparito, non si sa cosa ha fatto, ma è cambiato, molto cambiato.
Silenziosamente ha riunito degli stupidi animaletti per distruggere tutto ciò che abbiamo creato, e che sosteniamo. I mondi devono unirsi, lui non può niente contro il destino.

E quel nuovo manga della Yamamoto è sublime, mai letto uno yaoi così!

Whit love,
Bannie.



Sarebbe stata guerra. Lui non avrebbe certamente permesso che tutto cadesse nelle mani di due donne perverse quanto le sue sorelle. Non avrebbe smesso di lottare mai, neanche quando sarebbe rimasto solo, circondato dal suono delle loro voci di cristallo.
E loro non si sarebbero mai arrese, non fino a quando il desiderio delle Dee non si sarebbe esaudito.
E sarebbe stata una cruenta e sanguigna guerra.

Una silenziosa guerra tra le mura di un’accademia.
Una sadica guerra fra le sbarre di una prigione.
E una straziante guerra in un mondo distrutto.

Ma la vita, nonostante tutto, continua a scorrere, come un ruscello fresco di montagna.



Edited by ´rose - 27/5/2011, 11:36
 
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